Diritti dei malatiFarmaci da banco anche senza farmacia. Il conteso «pacchetto Bersani»
Inserito da redazione il Lun, 24/07/2006 - 23:00
La nuova tessera sanitaria e le Carte regionali dei servizi: cosa sono e come funzionanoLa Tessera sanitaria La Tessera sanitaria (TS) è una carta magnetica (senza microchip) che non sostituisce il libretto sanitario. Coprirà l’intero territorio nazionale, a eccezione di Lombardia, Sicilia e Friuli Venezia Giulia. La distribuzione è partita nel 2003 ed entrerà a regime nel 2008. La finalità della TS è potenziare il sistema di monitoraggio della spesa sanitaria. Attraverso il sistema TS i dati delle prestazioni sanitarie, farmaceutiche e specialistiche vengono rilevati dalle ricette e inviati al Ministero dell’economia e delle finanze per via telematica su rete dedicata. Il sistema TS consente di elaborare informazioni statistiche sui dati raccolti, senza che vengano trattati i dati identificativi e sanitari dell’assistito.
Inserito da redazione il Mar, 11/07/2006 - 23:00
Carta dei servizi: uno strumento utile per il cittadino?Si chiama Carta dei servizi, viene prodotta dalle aziende sanitarie locali e si rivolge a cittadini, associazioni di pazienti ed enti locali, ma spesso la sua formulazione non tiene conto dei suoi destinatari. Dovrebbe descrivere le attività svolte dalla struttura sanitaria di riferimento e i livelli di qualità garantiti al cittadino eppure in molti casi non permette una valutazione da parte dell'utente dei servizi in essa presentati e non prevede neppure un suo coinvolgimento nella scelta degli indicatori e degli standard di qualità. E' quanto emerge da un documento a cura dell’Ufficio di pubblica tutela (UPT) ASL Città di Milano della regione Lombardia pubblicato nel settembre del 2005.
Inserito da redazione il Mer, 12/04/2006 - 23:00
Vaccinazioni: tra obbligo e scelta consapevoleCon un convegno svoltosi a Verona lo scorso 10 febbraio, per la prima volta una regione italiana, cioè il Veneto, ha proposto la sospensione delle vaccinazioni obbligatorie in età pediatrica. Ora il progetto di legge dovrà essere presentato in Consiglio regionale e solo in un secondo tempo, non prima del 2007, potrà diventare attivo. Da quel momento ogni genitore avrà la responsabilità di informarsi e decidere le vaccinazioni per i propri figli. L’iniziativa non è un fulmine a ciel sereno, ma rappresenta solo la parte conclusiva di un processo di abbandono graduale di un sistema coercitivo, per passare a un sistema di offerta attiva basato sul consenso della popolazione. Nel nostro paese, l’obbligo vaccinale vige da parecchio tempo, essendo stato introdotto per la prima volta nel 1939 con l’antidifterica. Oggi, oltre alla difterite, gli obblighi vaccinali riguardano poliomielite, tetano ed epatite B, mentre per altre malattie, come morbillo, rosolia, parotite e pertosse, la vaccinazione è facoltativa, anche se spesso raccomandata da pediatri e operatori sanitari. Per anni, l’immunoprofilassi obbligatoria ha rappresentato uno strumento utile a prevenire e, in alcuni casi debellare, una serie di malattie molto pericolose.
Inserito da redazione il Ven, 10/03/2006 - 00:00
Proposte per la sanitàPartecipaSalute è stato citato sul blog www.beppegrillo.it nella presentazione di una proposta di programma a punti sul tema della salute/sanità. L’iniziativa del blog è finalizzata all’individuazione di un programma discusso e arricchito dagli utenti di internet secondo un modello di democrazia partecipata. PartecipaSalute contribuisce proponendo ai lettori una elaborazione di alcuni punti del programma con link di approfondimento.
Inserito da redazione il Dom, 26/02/2006 - 00:00
Alzheimer e consenso informato: a chi la scelta?Fonte Uno studio sul Journal of Neurology condotto dall’Università del Michigan (USA), ha cercato di rispondere al dilemma: come risolvere la questione del consenso per quei malati che non sono più in grado di intendere e di volere? Non è un caso estremo: sono coinvolte per esempio tutte le persone affette dalla malattia di Alzheimer, un disturbo caratterizzato da un declino cognitivo lento e graduale, che porta alla perdita progressiva della memoria e delle capacità di comprensione, ragionamento e decisione. Senza queste facoltà, valutare i rischi e i benefici di un protocollo di ricerca diventa difficile ed è praticamente impossibile una scelta consapevole. Inserito da redazione il Dom, 12/02/2006 - 00:00
La misoginia della ricerca scientifica *Sulla base dei dati pubblicati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di lotta all’AIDS, UNAIDS, si stima che nel 2005 siano 38 milioni gli adulti che vivono con l’HIV/AIDS, di cui circa 17,5 milioni sono donne, di cui la maggioranza vive in paesi con risorse economiche limitate.
Inserito da redazione il Lun, 30/01/2006 - 00:00
I dieci obiettivi di Europa Donna: colpiti e affondati?EUROPA DONNA è un movimento d’opinione contro il tumore della mammella che ha alle spalle oramai più di dieci anni di attività sia a livello europeo sia a livello dei 38 fora di altrettanti paesi europei nei quali è rappresentata. Quella che segue è una libera riflessione sulle attività svolte alla luce dell’esperienza di questi anni come socio fondatore del Forum Italiano di EUROPA DONNA e come membro del Comitato Europeo e del Comitato Nazionale del Forum Italiano (*). L’interesse verso il coinvolgimento di consumatori e pazienti e delle loro rappresentanze nel dibattito sulla salute e sulla sanità è indubbiamente in continua espansione, anche se risultati e criticità continuano ad essere oggetto di analisi e discussione. I risultati sono ancora difficili da documentare, per lo più sono limitati a singole e circoscritte esperienze; le criticità sono invece ancora molte, legate alle modalità e potenzialità di coinvolgimento e alla difficoltà di individuare modalità collaborative efficaci ed efficienti. In Italia il dibattito è iniziato da relativamente pochi anni, all’estero è più vivace e più ricco di documentazione a supporto (Mosconi 2005). EUROPA DONNA, passata in pochi anni ad essere rappresentata in ben 38 differenti paesi, è la testimonianza di quanto si possa fare quando è chiaro il ruolo riservato ai rappresentanti dell’”advocacy” (cioè, la tutela dei diritti di determinati gruppi di popolazione); il Forum Italiano di Europa Donna, pur registrando a suo favore risultati importanti, ha ancora da identificare la sua specificità
Inserito da redazione il Mer, 28/12/2005 - 00:00
Il primo corso universitario in Europa su disabilità e diritti umani"I diritti valgono per ciascuno e per tutti, se non valgono per ciascuno e per tutti, sono privilegi", questa, secondo Luisella Fazzi, presidente del Consiglio nazionale sulle disabilità, l'affermazione più esemplificativa di cosa significhi universalità dei diritti. "Questa frase" racconta Fazzi in un editoriale sul sito http://superando.it "che avevo letto in una pubblicazione della cattedra Diritti umani, democrazia e pace dell'Università di Padova, mi è sempre frullata nella testa e l'ho sempre considerata molto bella e forte. Trasferita poi sulla mia situazione associativa e personale, di genitore di un ragazzo con disabilità, mi dava sicurezza nelle azioni di rivendicazione, tutela e promozione dei diritti delle persone con disabilità".
Inserito da redazione il Mer, 28/12/2005 - 00:00
Giornata mondiale della psoriasi: tra diritti dei pazienti, informazione e marketingPartecipaSalute ha ricostruito la trama che ha unito le campagne di sensibilizzazione sulla psoriasi, per mettere a fuoco i diversi ruoli e obiettivi dei soggetti coinvolti nell’organizzazione degli eventi. Inserito da redazione il Lun, 25/07/2005 - 23:00
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